Il fascismo fù un movimento politico violento nato in Italia in contrapposizione alla violenza e al terrorismo dei movimenti comunisti italiani che volevano raggiungere il potere con metodi violenti così come postulato dal proprio credo politico. Ebbe inizialmente grandissimo consenso popolare ma fece la fine che in genere spetta, prima o poi, a tutti i partiti paternalistici e violenti e di questo si approfittò la parte avversa per far passare le proprie posizioni, del tutto identiche a quelle del nemico appena abbattuto, come quelle dei vincenti di una guerra vinta non certo per merito loro ma di cui velocemente approfittarono per farsi passare per vincitori, loro che al momento critico erano quasi tutti fuggiti all'estero o scomparsi e/o mimetizzati nel regime, salvo poi tornare quando non c'erano più rischi ad incassare il lavoro fatto da altri. E ci riuscirono così bene da riuscire ad imporre evidenti aberrazioni, improponibili altrimenti, al momento della redazione della Costituzione della nuova Repubblica in costruzione. Queste aberrazioni avrebbero dovuto essere superate nel tempo con il semplice buon senso. Dopo 80 anni siamo invece ancora qui a constatare come quella resa dei conti fra opposti movimenti liberticidi e illiberali che non dovrebbero più riguardare un Paese Civile è ancora in atto. Segno evidente che, mentre tutto il mondo va avanti, noi siamo ancora ben lontani dall'essere diventati una nazione, civile o no che sia. Un po'di tristezza viene, a pensarci bene